Der Venezianerkrieg Kaiser Maximilians I - L’imperatore Massimiliano I e la guerra contro Venezia

Der Venezianerkrieg Kaiser Maximilians I - L’imperatore Massimiliano I e la guerra contro Venezia
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Artikel-Nr:
9788868394813
Veröffentl:
2019
Einband:
Klappenbroschur
Seiten:
272
Autor:
Alberto Alberti
Gewicht:
690 g
Format:
240x170x18 mm
Serie:
1, Tagungsbände der Stiftung Bozner Schlösser
Sprache:
Deutsch,Italienisch
Beschreibung:

Alberti, AlbertoAlberto Alberti, di Laives, laureato presso l'Università La Sapienza di Roma, con una tesi sulla necropoli protostorica di Vadena, archeologo professionista. Ha scoperto e personalmente diretto, dal 1980, molti scavi nella Bassa Atesina, soprattutto a Laives e Vadena, per conto dell'Ufficio Beni Archeologici di Bolzano. Direttore del Gruppo Archeologico di Bolzano, con sede a Laives (con annessa Biblioteca di Archeologia). È stato inoltre consigliere comunale con delega alla tutela degli insiemi, proponendo e promovendo la conservazione, documentazione e valorizzazione dei beni culturali locali. Per lavoro e per passione si occupa inoltre di ricerche storiche, archivistiche e genealogiche, sia in ambito trentino- tirolese che sull'altopiano cimbro di Asiago / Sette Comuni (curatore del MECF - Museo Etnografico della Comunità di Foza).
Ambrosoli, MauroMauro Ambrosoli, laureato con Franco Venturi all'Università di Torino ha insegnato storia economica e storia moderna a Torino e Udine. È stato visiting Fellow a LSE, London (1977/78) e Magdalen College, Oxford (1987/88). Invitato a convegni e seminari a Venezia, Pisa, Firenze, Genova, Oxford (All Souls College), Klagenfurt, Lovanio, Berna, Parigi, Londra, Washington (DC). Ha ricevuto il Premio Daviso per la tesi di laurea (1968) e il Premio Città di Montalcio per la storia della civiltà contadina (2018). Ha fatto e continua a fare ricerca a Londra, Oxford, Parigi: le sue ricerche toccano gli scambi economici, culturali, la trasformazione delle aree marginali, pascoli, boschi e della società agraria tradizionale (M. Ambrosoli, The Wild and the Sown, Cambridge UP 1997).

Haidacher, ChristophGeboren 1961 in Hall in Tirol. Studium der Geschichte und der Alten Geschichte an der Universität Innsbruck (1979-1984), Dr. phil. 1984. Besuch des 57. Ausbildungskurses am Institut für Österreichische Geschichtsforschung (1983-1986), MAS für Geschichtsforschung und Archivwissenschaft. Eintritt in das Tiroler Landesarchiv (1987). Arbeitsschwerpunkte: Tiroler Landesgeschichte, Mittelalterliche Geschichte, Historische Hilfswissenschaften. Leitung der Restaurierwerkstätte (seit 1995), Leitung des Lesesaales und des Bereichs Reproduktion (seit 2008), Landesarchivdirektorstellvertreter (seit 2011), Landesarchivdirektor (seit 2014), Lehrbeauftragter am Institut für Geschichte der Universität Innsbruck (2002 bis 2014). Publikationen (Auswahl): Zur Bevölkerungsgeschichte von Innsbruck im Mittelalter und in der beginnenden Neuzeit (=Veröffentlichungen des Innsbrucker Stadtarchivs, N.F. 15), Innsbruck 1984. Die älteren Tiroler Rechnungsbücher: Analyse und Edition, 3 Bände (=Tiroler Geschichtsquellen 33, 40, 52), Innsbruck 1993-2008. Maximilian I. Der Kenotaph in der Innsbrucker Hofkirche, Innsbruck 2004 (gemeinsam mit Dorothea Diemer). 1363-2013: 650 Jahre Tirol mit Österreich (=Veröffentlichungen des Tiroler Landesarchivs 20), Innsbruck 2015 (gemeinsam mit Mark Mersiowsky). Kaiser Maximilian I. Tirol Österreich Europa 1459-1519, Innsbruck - Wien 2018 (gemeinsam mit Michael Forcher).

Paccagnella, IvanoProfessore emerito di "Storia della lingua italiana" all'Università di Padova. Ha insegnato nelle università di Salisburgo (Austria), della Calabria (Arcavacata di Rende, Cosenza). È stato Visiting Professor a Brown University (Providence, RI, U.S.A.) e a Harvard University (Cambridge, Mass., U.S.A.). È socio dell'Accademia della Crusca, dell'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti di Padova, dell'Accademia dei Concordi di Rovigo. Il suo settore primario di ricerca riguarda la lingua del Rinascimento, specialmente il plurilinguismo rinascimentale (macaronee padovane anteriori a Folengo, dialetti bergamaschi e veneti) e Ruzante, la prassi, la teorizzazione e la trattatistica linguistica e le traduzioni "orizzontali" nel Cinquecento. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: Le macaronee padovane. Tradizione e lingua, Antenore, Padova 1979; Il fasto delle lingue. Plurilinguismo letterario nel Cinquecento, Bulzoni, Roma 1984; Vocabolario del pavano (XIV-XVII secolo), Padova, Esedra, 2012; Tramature. Questioni di lingua nel Rinascimento fra Veneto e Toscana, Padova, CLEUP, 2013; Un mondo di parole. Tra lingue e dialetti, a cura di Andrea Cecchinato e Chiara Schiavon, Padova, CLEUP, 2017In cauda codicis. Appunti sul libro di famiglia dei Carrari (1512-1623) e sulla memorialistica familiare padovana fra Tre e Cinquecento, in La maestà della lettera antica. L'Ercole senofontio di Felice Feliciano (Padova, Biblioteca Civica, B.P. 1099), a cura di GILDA P. MANTOVANI, Padova, Il Poligrafo, 2006, p. 51-111; Lo Studio di Padova e la guerra di Cambrai, "Quaderni per la storia dell'Università di Padova", 43 (2010), p. 3-113; Autonomy by imposition. The birth of the natio Scota in the law faculty of the University of Padua (1534), "Renaissance Studies", 27 (2013), n. 4 [= The Italian University in the Renaissance, ed. by David Rundle and Alessandra Petrina], p. 549-559; Studenti eterodossi a Padova e tolleranza veneziana: qualche appunto, "Atti e memorie dell'Accademia Galileiana di scienze, lettere ed arti", 130 (2017-2018), parte III, i.c.s.

Piovan, FrancescoSi è laureato in Lettere classiche nel 1981 a Padova e si è poi specializzato, sempre a Padova, con Paolo Sambin, con il quale ha iniziato a occuparsi di storia della cultura padovana e veneta nel tardo Quattrocento e, soprattutto, nel Cinquecento, indagata principalmente nei suoi rapporti con l'Università. Dopo alcuni anni di insegnamento, dal febbraio 2000 ha preso servizio presso il Centro per la storia dell'Università di Padova, dove tuttora opera. È socio corrispondente della Deputazione veneta di storia patria e dell'Accademia Galileiana di scienze lettere ed arti in Padova. Bibliografia scelta: Per la biografia di Lazzaro Bonamico. Ricerche sul periodo dell'insegnamento padovano (1530- 1552), Trieste, Lint, 1988, p. XI, 174 (Contributi alla storia dell'Università di Padova, 17)

Pontin, LauraLaura Pontin (Feltre, 1976) si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Venezia. Iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Veneto, ha pubblicato con A. Burlon i volumi "Araldica della Provincia di Belluno" e "I rettori veneti a Feltre" (ISBREC). Tra i suoi contributi più significativi i saggi sullo stemma di Ezzellino III da Romano in "Ezzelini. Signori della Marca nel cuore dell'Impero di Federico II" (Ed. Skira-Milano), l'introduzione alla ristampa del libro di Mario Gaggia "Famiglie nobili di Feltre" (Ed. Pilotto), lo studio del materiale araldico per la mostra "Araldica minore nelle carte d'archivio" (Archivio di Stato di Belluno, 7-29 aprile 2006).

Postinger, Carlo AndreaDopo aver operato per diversi anni come medievista nel campo degli scavi e delle ricerche archeologiche è attivo oggi nell'ambito degli studi storici, della ricerca archivistico- documentaria e della divulgazione scientifica. Autore di varie pubblicazioni relative principalmente a diversi aspetti della storia locale e a edifici storici del Trentino, ha collaborato come consulente ad allestimenti museali e iniziative espositive nel settore di competenza, contribuendo anche alla produzione di supporti didattici e multimediali. Relatore in incontri scientifici e corsi di formazione, oltre che in numerose conferenze, svolge attività di docenza presso istituti di educazione degli adulti. Affiliato a diverse associazioni culturali, è Accademico degli Agiati, membro della Società di Studi trentini di Scienze storiche e socio della Società del Museo civico di Rovereto. Bibliografia (sono indicate le principali monografie): "Castrum olim Lizane": sulle tracce di un castello scomparso, Rovereto, Stella, 2002. Il baluardo di Porta Santa croce: viaggio nella storia del Torrione di piazza Fiera a Trento, Trento, Fondazione Crosina Sartori Cloch, 2006. Trento nel 1509. Società, economia e storia della città nel libro di conti di Calepino Calepini, Sommacampagna (VR), Cierre, 2010. "Ubi non ordo, ibi confusio": le Carte di Regola di Vallarsa del 1580 e del 1605, Trento, Comune di Vallarsa, 2010. L'impresa degli Agiati, Rovereto, Osiride-Accademia degli Agiati, 2018

Rizzolli, Helmut1940 in Bozen geboren, schloss er im Jahr 1963 in Florenz sein Studium der Wirtschaftswissenschaften ab. Er studierte Geschichte an der Universität Innsbruck und dissertierte zur Münzgeschichte des alttirolischen Raumes vor 1363 (Bd. I). Im Jahr 2000 habilitierte er sich an der Universität Innsbruck in Mittelalter- und Neuzeitarchäologie mit besonderer Berücksichtigung des Münz- und Geldwesens. 2012 wurde ihm vom Rektor der Universität Innsbruck die Honorarprofessur verliehen. Präsident des Heimatschutzvereins Bozen Südtirol, ab 1995 zehn Jahre lang Präsident der Urbanistikkommission sowie fünf Jahre lang Stadtrat für Wirtschaft der Gemeinde Bozen. Als Gemeinderat und Heimatschützer hat er sich um die Restaurierung und Aufwertung von Schloss Runkelstein (abgeschlossen im Jahr 2000) sowie der Ruine Rafenstein (abgeschlossen im Jahr 2012) verdient gemacht. Seit 2007 ist Helmut Rizzolli Präsident der Stiftung Bozner Schlösser, für die er zahlreiche Ausstellungen kuratiert und die wissenschaftliche Publikationsreihe Runkelsteiner Schriften zur Kulturgeschichte ins Leben gerufen hat. Verfasser von Grundsatzwerken und zahlreichen wissenschaftlichen Beiträgen zur Wirtschaftsgeschichte und zu den Trachten Tirols.

Stampfer, UrsulaStudium der Geschichte und Deutschen Philologie an der Leopold-Franzens-Universität in Innsbruck, Dr. phil. 2008 mit einer Arbeit über die Hofbibliothek des Hoch- und Deutschmeisters Erzherzog Maximilian III. (1558-1618). Mitarbeit an bzw. Leitung von Projekten zur Erschließung von mittelalterlichen Handschriften, seit 2017 Mitarbeiterin an der Universitätsbibliothek Bozen (Aufbau einer Fachstelle für das Historische Buchgut in Südtirol). Forschungsschwerpunkte: Tiroler Buch- und Bibliotheksgeschichte.

Tschisner, MarliesMarlies Tschisner, wohnhaft in Villnöß und Innichen, Studium der Kunstgeschichte in Innsbruck, u.a. wissenschaftliche Mitarbeit am Diözesanmuseum in Brixen und am Institut für Mittelalter- und Neuzeitarchäologie in Innsbruck, Forschungsprojekt zur renaissancezeitlichen Kachelofenlandschaft Südtirols; zurzeit Lehrperson für Integration und Kunstgeschichte in der Oberstufe. Publikationen: David Haas/Marlies Tschisner, Restaurierung historischer Kachelöfen in Burgen und Schlössern, in: ARX. Burgen und Schlösser in Bayern, Österreich und Südtirol, 1/2015, Bozen 2015, S. 57-62. Marlies Tschisner, Die Öfen von Trauttmansdorff, in: Josef Rohrer (Hrsg.), Trauttmansdorff. Geschichte(n) eines Schlosses, überarb. Neuauflage, Bozen 2015, S. 48. Martina Mantinger/Marlies Tschisner, Glaube, Aberglaube und Irrglaube. Die unsichtbare Grenze, in: Sigrid Leitner (Hrsg.), Wo die Geisler wirklich stehen. Villnöß zwischen gestern und morgen, Bozen 2016, S. 24-63. Marlies Tschisner, Dohoam afn Hof. Verborgenes auf den Bauernhöfen, in: Sigrid Leitner (Hrsg.), Wo die Geisler wirklich stehen. Villnöß zwischen gestern und morgen, Bozen 2016, S. 64-97. Titel Vortrag: Der Kreuzweg von Toblach - eine kaiserliche Stiftung als Andenken an den Venezianerkrieg; La via Dolorosa di Dobiacco - una fondazione imperiale in ricordo della guerra contro Venezia.
Die internationale Studientagung wurde anlässlich des fünfhundertjährigen Todesjahres von Kaiser Maximilian I. ausgerichtet. Er war ein außergewöhnlicher Herrscher, am Übergang vom Mittelalter zur Neuzeit, der sich zutiefst mit der Stadt Bozen, mit Schloss Runkelstein und der Grafschaft Tirol verbunden fühlte. Der Tagungsband beschäftigt sich besonders mit unterschiedlichen Aspekten des Krieges, den der Kaiser zwischen 1509 und 1516 gegen die Republik Venedig geführt hat und im Zuge dessen Tirol jene Ausdehnung erfahren hat, die es - mit kurzen Unterbrechungen - für vier Jahrhunderte bis zum Ende des Ersten Weltkrieges beibehalten sollte.Il convegno internazionale di studi è stato organizzato per celebrare la ricorrenza del cinquecentenario della morte dell'imperatore Massimiliano I, straordinaria figura di soluzione fra epoca medievale e moderna, strettamente legata alla città di Bolzano, a Castel Roncolo e al territorio dell'antica Contea Tirolese. Gli atti di convegno, in particolare, intendono affrontare diversi aspetti connessi alla guerra che l'imperatore mosse contro Venezia fra 1509 e 1516, la stessa che porterà il Tirolo a raggiungere quei confini che avrebbe mantenuto - tranne brevi interruzioni - per quattro secoli fino alla fine della Prima Guerra mondiale.

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