Lavorare in emergenza

Dottoressa in Psicologia del Lavoro e del Benessere nelle Organizzazioni, si è avvicinata ai temi della prestazione professionale in situazioni di emergenza con obiettivo di ricerca, progettazione e intervento nell'ottica del benessere organizzativo.Dal 2015 collabora con il Centro di Psicologia dello Sport e della Prestazione Umana di Torino.

Questo testo ha lo scopo di evidenziare e descrivere gli elementi caratterizzanti la qualità della vita professionale degli Operatori del 118. Tale oggetto di studio si inserisce nell'ambito della Psicologia dell'Emergenza. Molti sono, infatti, gli studi che hanno approfondito le reazioni e le conseguenze patologiche sia sulle vittime dirette, che sui soccorritori, soprattutto per il personale di soccorso in ambito sanitario. Tali studi hanno evidenziato, in particolare, il rischio di conseguenze patologiche per queste figure, come Burnout, DSPT e Compassion Fatigue. Utilizzando il Job Demands-Resources model come riferimento, è stato possibile proporre uno schema dei principali fattori di rischio e protettivi rintracciabili in letteratura. Inoltre, i risultati ottenuti dalla ricerca proposta in questo testo evidenziano come l'anzianità di servizio e l'età rappresentino fattori di rischio, mentre il supporto dei capi, al contrario, un fattore protettivo. Infine, a partire dalla considerazione per cui gli Operatori del 118 tendano a confidarsi con i propri colleghi, in situazioni di difficoltà e sofferenza, è utile riflettere su un possibile intervento formativo di peer support.